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La dieta LOW FODMAP è il regime dietetico di elezione per la gestione della Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS). Viene spesso suggerita dal gastroenterologo dopo aver eseguito la diagnosi, ma non è una dieta facile né da ideare, né da seguire, né da mantenere. In questo il professionista della nutrizione può dare un valido supporto.

 

Cos’è la Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS)?

L’IBS è caratterizzato principalmente da dolore addominale, meteorismo, gonfiore e alterazioni dell’alvo: stipsi, diarrea o l’alternanza delle due. E’ una condizione che ha un impatto molto negativo sulla qualità della vita e deve essere indagata e opportunamente diagnosticata dal gastroenterologo.

 

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sindrome intestino rirritabile – fonte immagine endoscopiadiagnostica.it

 

Cos’è la Dieta Low Fodmap?

Nella gestione dell’intestino irritabile la dieta low FODMAP risulta molto efficace.

L’obiettivo della dieta è quello di ridurre il più possibile l’apporto dei FODMAP (Fermentable Oligosaccharides Disaccharides Monosaccharides And Polyols).

Si tratta delle sostanze che più facilmente fermentano nell’intestino provocando gonfiore, dolore e alterazioni dell’alvo.

Il problema è che i FODMAP sono un po’ ovunque: grano, orzo, farro, segale, legumi, molti tipi di frutta, verdura, zuccheri e dolcificanti, frutta secca, latte e derivati.

La dieta LOW FODMAP è quindi difficile da ideare e da seguire, ed essendo molto privativa, sarebbe bene non protrarla a lungo termine perché può portare a malnutrizione

 

Come interviene il Nutrizionista nella Dieta Low Fodmap?

Il nutrizionista in questo processo ha 2 compiti:

  • il primo è quello di impostare la dieta LOW FODMAP, adattandola il più possibile ai gusti e alle abitudini del paziente.
  • il secondo, ancora più importante, è quello di accompagnare il paziente nel delicato percorso di uscita dalla dieta ed “educarlo” a gestire la propria alimentazione.

L’obiettivo finale sarà infatti quello di reintrodurre più alimenti possibili, uno alla volta, testando pian piano la sensibilità personale alle diverse categorie di FODMAP.

Ne consegue una dieta fortemente personalizzata, in cui il paziente non solo impara cosa può mangiare e in che quantità, ma riesce a restringere o allargare la dieta a seconda del proprio benessere intestinale. E’ un processo piuttosto lungo in cui serve costanza e pazienza, ma se viene seguito bene a lungo termine ripaga molto.

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Articolo Redatto dalla Dott.ssa Monica Ceccon, Biologa Nutrizionista. – Immagine di copertina da pixabay.com


 

Nurizionista dottoressa CecconMonica Ceccon. Biologa Nutrizionista

Mi chiamo Monica Ceccon e sono una Biologa Nutrizionista. Mi sono laureata in biologia molecolare e funzionale e ho conseguito un dottorato di ricerca. Mi sono formata nel campo nella nutrizione seguendo diversi corsi post-lauream su svariati aspetti della nutrizione umana. Ricevo su appuntamento negli studi di Milano e Cinisello Balsamo. La maggior parte dei miei pazienti provengono da Milano, Cinisello Balsamo, Bresso, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Segrate e Milano Feltre.

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